Due nuovi Cavalieri per Scampia

Quando si voltano gli occhi verso la scuola calcio Arci Scampia, se non si fosse abbastanza distratti, potrebbe succedere di rimanere a fissarla per parecchi minuti. È un inaspettata struttura così ordinata e anche colorata in uno dei vialoni anonimi del quartiere.

Brilla già di per se, ma da oggi questo luogo è impreziosito da due nuovi cavalieri del lavoro che sono dietro tutto ciò: Antonio Piccolo, 74 anni e Carlo Sagliocco, 71 anni che gestiscono il gioiello che è la scuola calcio Arci Scampia.

L’aiuola adottata a fianco la scuola calcio

È un cavalierato che non fa rumore. Come il bosco che prende vita e cresce; cresce lentamente dal 1986 e porta frutto anche se attorno ad esso il quartiere ha attraversato gli anni più difficili della sua giovane vita. La struttura iniziale era un campo di terra recuperato tra i palazzi di Scampia. Poi il trasloco a Melito di Napoli e poi ancora uno spostamento che finalmente da luce al centro attuale grazie al contributo di varie fondazioni.

La magia che parte da Scampia: la prima “Free Little Library” di Napoli

Chi ci avrebbe scommesso? In un angolo del genere poi. A disposizione di chiunque, ma anche alla mercé di chiunque. Eppure la prima mini libreria gratuita di Napoli in quell’angolino isolato di Scampia a vederla adesso calza a pennello.

Ma cos’è una “Free Little Library”? Idea nata nel 2009 negli Stati Uniti è appunto una piccola teca in legno dove ogni bambino, (o anche adulto, perché no?) può lasciare o prendere in prestito libri. Magari consumarli sul posto: a suo fianco c’è una panchina con illuminazione ecosostenibile.

dalla pagina Facebook “L’Uomo e il Legno”

Entrambe, sia la piccola libreria sia la panchina sono state realizzate con legno riciclato e sarà geolocalizzata sulla mappa delle Little Free Library in rete di tutto il mondo.

Red Bull torna a Scampia

“Ora dove dobbiamo andare? La strada non la so”

“Seguiamo la gente, ci porta sicuramente lì”

Scendendo le scale dalla metro di Scampia un gruppo di ragazzi appena arrivati dal centro della città si ferma un attimo. Si guarda intorno. Non sa come arrivare in piazza Giovanni Paolo II anche trovandosi a due passi dalla stazione: è come non si fidasse di Google Maps.

Uscita della metropolitana di Scampia

È un flusso quasi continuo di giovani: stasera c’è un grande evento sponsorizzato, o meglio allestito, da Red Bull: il “Red Bull 64 bars”. Tornati per il secondo anno consecutivo hanno portato all’ombra delle vele uno show di musica rap che ha fatto sold-out anche questa volta. I biglietti in rialzo rispetto all’anno precedente non hanno scoraggiato nessuno, che si è visto catapultato in una periferia che ha organizzato il tutto con prati e aiuole spartitraffico già da giorni falciate, transenne a delimitare l’area facendo restare all’esterno chi fosse senza biglietto.

Un museo a Scampia: apre il “MOSS”

In largo “Cittadinanza Attiva” appena entrati sulla sinistra c’è una sala scommesse. Decine le persone attente ai risultati con le loro puntate stampate in uno scontrino tra le mani attendono notizie ben precise alzando lo sguardo spesso fisso sugli schermi in alto fuori la sala. E magari non propriamente aspettano quando avverrà la prossima apertura dell’Ecomuseo Diffuso di Scampia – il primo del genere della città di Napoli – che si trova esattamente alle loro spalle. Certo, dovranno percorrere la rampa che porta su ad uno dei terrazzi dei blocchi che circondano il largo. Ma non sembrano molto interessati, o semplicemente non sanno cosa si è realizzato a due passi da loro.

pannelli descrittivi sui luoghi di Scampia

Clementino infiamma la piazza all’ombra delle vele

La serata era serena. Una serenità che si mischiava con la tranquillità della periferia ma nessuna delle due prevaleva sull’altra, anzi. Le luci e i suoni in lontananza, come un alveare al centro delle attenzioni delle api, attraevano gli spettatori che con le strade chiuse al traffico passeggiavano presso il centro delle carreggiate, come se in questo Venerdì sera si pregustasse l’inizio del weekend con un antipasto leggero a due passi da casa.

Strade chiuse al traffico. In fondo, la piazza “Giovanni Paolo II”

Il Carnevale di Scampia del 2023 è internazionale

Dai grandi palazzoni osservano. Sono sempre i più chiassosi ad attirare l’attenzione, ma lo sanno e proprio per questo si impegnano ancora di più.

I balli e le percussioni delle murghe

James Senese in concerto e l’organizzare eventi a Scampia

La fila di bagni chimici era allineata dritta e composta al bordo dell’ingresso di largo Dino Battaglia. Di quelli pronti per eventi di un certo rilievo, da fare invidia anche ai concorsoni pubblici o ai test per entrare a medicina dove migliaia di candidati più o meno ordinatamente sperano almeno che abbiano il tempo di utilizzarli prima di iniziare la prova.

Più avanti, dopo la coltre di gas di scarico delle due auto della municipale e dei carabinieri che per l’umidità della serata stentava a dipanarsi, alcune transenne che circondavano l’area dedicata al concerto indicavano l’ingresso e l’uscita per il pubblico, dove stewart con pettorina gialla indicavano gentilmente il percorso da seguire.

Il Primo Grande Autunno Musicale di Scampia

Mai come quest’anno Scampia è stata attraversata da una rassegna che ha proposto incontri musicali di alto livello a due passi da casa per gli abitanti del quartiere

Quando si entra nel teatro dell’istituto “Galileo Ferraris” si percepisce un aria semplice, alla mano. Non si è certo in una sala con intarsi dorati,  poltrone di velluto o candelabri in stile liberty.
Poco prima – accolti dal custode del plesso – si intravede il cartellone della serata e l’organizzazione accompagna gli spettatori verso il teatro del plesso scolastico.
Dai sediolini in plastica dalla platea a quelle sui gradoni però non traspare freddezza, ma l’atmosfera di una serata informale dalla quale sta per sbocciare qualcosa di unico.

Il pubblico al teatro dell’istituto “ITI Galileo Ferraris” di Scampia

Trek in Scampia 2022, i passi tra la storia e i cambiamenti del quartiere

Trek in Scampia non è un progetto occasionale, come capita nella nostra periferia. Non è qualcosa che rimane alla superfice ma che cerca di comprendere cosa sia e in che direzione sta andando il quartiere, anche se in una manciata di giorni; lo cerca con discrezione e lo fa come chi entra in casa chiedendo permesso. Lo fa non venendo solo a prendere, come un turismo mordi e fuggi che in questi anni sta trasformando il centro storico di Napoli in qualcosa che cambia i quartieri in luoghi di intrattenimento, ma lo fa ascoltando storie lunghe anni che hanno attraversato la nascita e l’abbandono della nostra periferia. E ascoltare vuol dire anche dare valore a chi racconta, alla sua testimonianza.

Le migliori gare di Tiro con l’Arco sono a Scampia!

Cosa rende ancora più speciale un evento sportivo di alto livello in quartiere? La grande famiglia dell’ASD Arcieri Club Napoli

Negli incroci del quartiere in alcune giornate dell’anno spuntano sui pali della luce, tronchi d’albero e sulla segnaletica stradale delle indicazioni di cartone a forma di bersaglio e freccia. Suggeriscono il percorso che porterà all’istituto Galileo Ferraris, anche se è Domenica. C’è un grande spiazzale isolato circondato da sterpaglia eppure un cancello automatico si apre d’improvviso e dal nulla si entra nella palestra del complesso scolastico dove in un attimo cambia tutto. Si piomba nel bel mezzo di una gara interregionale di tiro con l’arco, atleti provenienti da tutta la Campania si sfidano nel cuore di Scampia.

Lo spiazzale dell’ ITI “G. Ferraris” di Scampia