L’associazione festeggia nel Parco “Corto Maltese” con sport e spettacoli, nuove aiuole e colorate panchine nei viali.
Si inizia prestissimo con le attività, i volontari sono in piedi dalle sei. Un giorno di festa, di pausa e riposo diventa per loro uno straordinario a titolo gratuito.
La temperatura non è asfissiante: la gara podistica per bambini inaugura la giornata, i quali seguono il percorso indicato da piccole frecce bianche stampate sul selciato dei viali.
Ora dovranno stare più attenti però, incroceranno sul loro percorso finalmente nuove panchine colorate in ferro e non, le quali hanno avuto l’autorizzazione a prendere il loro posto nel parco Corto Maltese.
E’ la novità di quest’anno. Ogni momento di festa è l’occasione di presentare al quartiere un passo in avanti compiuto: panchine in legno intagliate dai volontari che hanno messo a servizio del parco la loro conoscenza, le ore spese nella sede dell’associazione immersi nell’odore dei trucioli appena tagliati.
Poi un nuovo spazio verde, l’aiuola delle “farfalle”, dove altri fiori e piante sono posti lungo il perimetro e accolti all’interno in piccoli recinti.
Ma la mattinata è lunga. Il sibilo delle frecce scoccate dagli archi, il fruscio di una pallina da tennis, i palleggi dal campo da basket e le voci da quello di calcetto sono il contorno di quello che sta accadendo contemporaneamente nel parco, di chi non ha mai provato a mirare ad un bersaglio fino ai ragazzini impegnati nei tornei organizzati per l’occasione.
Il sole poi comincia pian piano a calare. Tra un estrazione e l’altra della lotteria, quando di fronte al palco si sono riempite le sedie di chi è venuto ad assistere alla conclusione della giornata, un trio di danzatori e poi la chitarra e la voce della giovane cantautrice Noemi de Simone accompagnano i presenti, mentre ancora qualche bambino è rimasto nel parco.
E sono proprio loro, i più piccoli, che hanno colpito gli artisti provenienti da fuori quartiere che si sono esibiti sul palco. Liberi di poter correre e giocare in tranquillità in uno spazio verde a fianco delle loro abitazioni. Qualcuno dal palco lo nota, durante la consegna degli attestati, portati da volontari stanchi in volto ma soddisfatti nel cuore e sempre capaci di un’altro sorriso. Un appello a far vivere sempre di più il parco ai più piccoli, una scusa per farli socializzare ma sopratutto per renderli adulti migliori.